Cosa studia un interior designer?

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È l’anello di congiunzione tra le tendenze, in fatto di arredamento, e le esigenze del cliente: l’interior designer è un professionista che arreda spazi interni per renderli, al contempo, funzionali e confortevoli. Ma cosa studiare per diventare interior designer?

Interior designer: chi è

L’interior designer è un professionista informato sulle ultime tendenze della decorazione e dell’arredamento d’interni: deve sapersi adattare a tutti gli stili senza imporre il proprio. La sua capacità principale, infatti, è legata all’ascolto delle necessità del cliente (ovvero del committente), non solo in fatto di gusti, ma anche di budget. L’interior designer, o arredatore di interni, negli ultimi anni, ha acquisito anche un cuore verde, ovvero una coscienza ecocompatibile. L’ingegno è essenziale, ma da solo non è sufficiente: l’interior designer, infatti, deve conoscere e padroneggiare la tecnica (ovvero il disegno), i materiali e gli stili.

Le competenze

Sono 4 i compiti fondamentali dell’interior designer. Questo professionista deve:

  • tenere conto dei desideri e delle esigenze dei propri clienti per proporre soluzioni idonee, anche in termini di costi. Un interior designer concepisce uno spazio destinato a ricevere il pubblico (ufficio, negozio, etc.) allo stesso modo di una casa.
  • fare un inventario prima di ogni intervento di sviluppo al fine di individuare tutti i vincoli, siano essi tecnici (muri portanti, condotti vari, etc.) o normativi.
  • avere buone capacità di disegno, sia su carta che su computer (CAD, DAO), per presentare un progetto e modificarlo fino all’accordo del cliente.
  • selezionare le imprese che interverranno in loco (tinteggiatura, piastrellatura, elettricità, ecc.), coordinarle tra loro e organizzare tutto ciò che riguarda l’ arredamento, compresi infissi e tapparelle.

Cosa studia un interior designer?

Per diventare interior designer la laurea non è indispensabile: è possibile, infatti, studiare per diventare un interior design anche solo frequentando un corso interior design, purché sia certificato e riconosciuto come quello erogato dal centro di formazione professionale MAC Formazione.

Le strade possibili, insomma, sono due:

  • laurearsi in architettura e seguire, poi, un corso di specializzazione universitario
  • seguire un corso interior design specialistico in una scuola riconosciuta e abilitata a rilasciare diplomi certificati.

La formazione resta un asset da promuovere presso i propri clienti: dall’home staging in un’abitazione privata alla scenografia espositiva e allo sviluppo di uffici. Il passaparola può, inizialmente, essere un buon modo per farsi conoscere da una particolare clientela.

Interior designer: cosa fa

L’interior designer è colui che crea l’atmosfera che meglio si abbina alla destinazione d’uso di un luogo e alla personalità dei suoi occupanti.

La casa, il negozio o l’ufficio diventano, per lui, un cantiere: ogni cantiere è unico. L’interior designer deve, quindi, essere fantasioso e saper trasmettere il proprio progetto al cliente.
Si tratta, insomma, di una sorta di artista, dotato, però, di un forte senso pratico: l’interior designer, infatti, sa cogliere lo spazio, i volumi, rilevare possibili miglioramenti e combinare colori e stili. Attento alle ultime tendenze della decorazione, ha competenze anche nella storia dell’arte, per poter intervenire nella ristrutturazione di edifici antichi.

L’interior designer si avvale anche della conoscenza dell’architettura per utilizzare correttamente tutti i materiali necessari allo sviluppo di un luogo. E, a volte, deve saper rispondere e risolvere su questioni di sicurezza, coniugandole con requisiti di design.
È in grado, infine, di stimare i costi degli interventi e redigere un preventivo.

Interior designer: sbocchi professionali

La professione di interior designer abbraccia molti ambiti che vanno dall’architettura al design. Le opportunità sono, quindi, numerose. Può lavorare all’interno di un’agenzia, come libero professionalista o per conto di associazioni. La sua clientela può essere privata, appartenere al settore pubblico o entrambi.
Alcuni interior designer possono specializzarsi nel settore degli edifici pubblici (ospedali, asili nido, uffici, etc.) o progettare negozi e vetrine. Anche l’ambiente artistico e di marketing (eventi, musei, teatri) chiede molto spesso agli interior designer di creare scenografie per eventi e manifestazioni.